Libreria Marco Polo e Sellerio presentano
Claudio Coletta
Viale del Policlinico
Dialoga con l'autore Andrea Molesini.
Al suo esordio con un medical thriller, il cardiologo-giallista Coletta ambienta una storia di efferati delitti, quasi dei contrappassi danteschi, in una Roma degli anni di piombo.
Lorenzo, romano, è studente a Medicina e si trova nel pieno di una di quelle crisi di identità ben note agli universitari del post-sessantotto. A un passo dalla laurea, si sente ormai del tutto fuori dal mondo studentesco, che gli brulica intorno svagato e pieno di conformismi inconsapevoli; però sa che la vita professionale adulta che l'aspetta è un appuntamento inevitabile con un sé sconosciuto e inquietante. Ad aggravare malinconie, ansie e straniazione, c'è il momento storico in cui Lorenzo si trova del tutto immerso: la metà degli anni Settanta, quando il movimento studentesco inizia a risentire di sfinimento e delusioni, mentre intorno scoppiano i primi fuochi del terrorismo e continuano nelle piazze le stragi dai mandanti occulti. Tra lezioni, visite in corsia col codazzo di assistenti e allievi, e un dibattito del Collettivo studentesco che sta per occupare la facoltà, Lorenzo con un suo amico fa una scoperta raccapricciante. Il professor Mori, luminare di ematologia, è trovato ucciso in un modo rituale: lui, medico del sangue, morto dissanguato. E non sarà quella l'unica cerimonia nera con simboliche liturgie e vittime altrettanto illustri. La forza delle circostanze coinvolgerà Lorenzo nella sequela di vendette in camice bianco. La sua esistenza, amicizie studi amori, ne sarà sconvolta fino a quando la verità non emergerà dalla sequenza di sangue. È un giallo misterioso e crudele. Ma per tutto il contorno del racconto, il suo sfondo e la sua ambientazione, Viale del Policlinico è il ritratto mobile di una generazione fortunata ma anche travagliata da complessità incipienti. Un sapiente quadro d'ambiente, sui cattedratici di un tempo simile eppure molto diverso, sui fremiti degli studenti di allora, e sulle atmosfere del loro sacro tempio di una volta, la facoltà di Medicina.