La notte dei petali bianchi di Gianfranco Di Fiore

Quel che c'รจ scritto nei risvolti dei libri a volte inganna. L'ultimo libro della collana Rimmel, dedicata dall'editore Laurana alla narrativa italiana (BRAVI!), รจ "La notte dei petali bianchi" di Gianfranco Di Fiore.
Quello che sta scritto sul risvolto รจ:
C’รจ un distretto produttivo, tra Brescia, Chiari e Rovato, fatto solo di fabbriche e capannoni. รˆ il personale inferno di Dante, che di mestiere fa la guardia giurata e gira, notte dopo notte, per verificare che tutto vada per il meglio. Vive insieme a sua madre, una donna che da quando รจ rimasta sola sembra rinata. Ma rinata male, perchรฉ passa il tempo tra creme e sesso trovato via internet. Nella stessa zona vive anche Samira, una giovane musulmana. Ha un padre violento, reso ancora piรน violento dal fatto di vivere in un posto che sente straniero e ostile: l’Italia. Cosรฌ quest’uomo sarebbe pronto ad ammazzare sua figlia se soltanto sapesse che ha incontrato Dante, un cristiano, e che si ostina a frequentarlo. Perchรฉ Samira รจ giร  una donna, e vuole essere una donna libera. Mentre un gruppetto di suoi connazionali sta preparando un attentato miserabile, da poveracci, e Dante finirร  per imbattersi anche in loro… La notte dei petali bianchi prova a rispondere a una domanda: fa piรน paura stare da soli o fanno piรน paura gli altri, i diversi da noi? E lo fa mettendoci a disposizione una lucida visione dell’Italia dei nostri anni e un inedito talento nel raccontarla.
Io ho letto il risvolto e poi mi sono letto il libro e devo dire che qualche cosa si sono dimenticati di dire, o hanno sviato il possibile lettore con intenzione. 
Per esempio: il protagonista รจ Dante, fa la guardia giurata ma ha anche qualche problema. Chi non ha problemi di questi tempi? Un attimo, i problemi di Dante sono seri: la sua vita in famiglia รจ stata un inferno, suo padre, che per quasi tutto il romanzo viene chiamato "il Vecchio", ha abusato di lui da quando era ragazzo e sua madre, pur sapendo cosa succedeva, non ha fatto nulla.
Ma non รจ finita: Dante ha avuto (e ha ancora) un rapporto molto stretto con l'alcol; รจ stato in clinica per disintossicarsi e lรฌ ha conosciuto una donna, Alice, che sarร  l'unica donna, anzi l'unica persona con cui riuscirร  a stabilire un rapporto da pari, senza secondi fini, due anime sole che incontrandosi cercano un po' di calore.
Uno dice: vabbรจ, non stava scritto nel risvolto ma le cose importanti sono altre, il rapporto d'amore fra Dante e Samira che perรฒ รจ di un'altra religione; anche se Dante beve, cosa puรฒ cambiare nel racconto di questa provincia italiana multietnica suo malgrado?
Il rapporto fra Dante e Samira non รจ affatto il punto centrale del romanzo ma l'aspetto piรน importante รจ che Dante non ama Samira o, almeno, Dante non ama solo Samira: Dante รจ attratto irrimediabilmente dalle bambine, dalle ragazzine non ancora del tutto sviluppate. Samira perde ogni suo fascino quando Dante la rivede che รจ diventata piรน adulta; sono molte le descrizioni di avvicinamenti fisici fra Dante e altre giovanissime fanciulle, dove non c'รจ nulla di lolitesco nelle fanciulle ma tutto di malato in Dante.


Fatte queste premesse, se avessi saputo che questo libro questi temi trattava, con ogni probabilitร  non lo avrei letto: capisco quindi la scelta del risvolto. Adesso perรฒ che ho finito il libro,  sono contento di averlo letto.
E' stato difficile: l'autore, Gianfranco di Fiore, ha scelto di raccontare tutto nella prima persona del protagonista, Dante, e quindi tu lettore ti ritrovi senza distanza di sicurezza a vivere queste disturbate vicende e ricordare questi rapporti con  il padre.
Perรฒ, in quanto opera prima, si intravede una vera capacitร  di narrare: mi รจ piaciuto molto il contrasto fra la giornata di sole e caldo, quando Dante sarร  abusato da suo padre per la prima volta, il giorno in cui inizia l'inferno in terra per Dante, e l'ambientazione del resto del libro, quasi ininterrottamente inverno gelido, pioggia e neve. Come รจ magistrale la descrizione della "mia provincia" come la chiama sempre Dante, descritta attraverso immagini di paesaggi, case, capannoni, strade e di persone, gli italiani e le varie comunitร , albanesi, rumeni, arabi. Anche qui, superato il primo fastidio di seguire un protagonista dallo sguardo razzista, ci si rende conto che รจ questa la vera provincia italiana, รจ questo il mitico nord est: non รจ un romanzo civile che vuole fornire modelli positivi di comportamento quindi รจ inutile cercare il politicamente corretto. Non parla di piccola borghesia, nemmeno di proletariato consapevole, qui viene fotografata la classe misera che raggruppa italiani e stranieri accomunati da una vita senza speranze.

Il libro รจ diviso in tre parti: la prima ci racconta di Dante e Samira fino all'intervento del padre di lei, la seconda รจ un flashback sulla vita di Dante, del rapporto con il padre e della sua vita in clinica per disintossicarsi, la terza parte รจ la vita di Dante dopo Samira, in una tragicomica ricerca di sรจ che lo porta a contatto con i combattenti per Allah. Delle tre parti, quella di mezzo รจ la piรน convincente, la piรน robusta: mi viene da pensare che quello sia il nucleo originale del romanzo, a cui poi siano state "aggiunte" le restanti parti.

Dialogo fra Alice e Dante, pag. 168:

- Non รจ cosรฌ che deve funzionare la vita, io l'ho capito troppo tardi
- Non deve funzionare, deve passare. Come un sogno che prima o poi finisce, un sogno che non hai richiesto a nessuno, capita e basta.
 

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