Dal manifesto citato:
Occorre favorire l’espansione dell’ecosistema libro. Moltiplicare i luoghi di lettura significa valorizzare quei luoghi che contribuiscono a promuovere questa pratica anche quando la loro missione prioritaria è un’altra. Tutte le ricerche (nazionali e non solo) degli ultimi decenni concordano sul fatto che la lettura è anzitutto un’abitudine. Sostenere e dare visibilità a quei luoghi che predispongono a fare proprio questo habitus (siano essi caffè o circoli di lettura, teatri o associazioni culturali) significa consolidare e ampliare il bacino dei lettori. Di tutti i lettori. In questo ambito la creazione di librerie o biblioteche estemporanee, di ZTL, “zone temporaneamente librarie”, può favorire la diffusione di questa pratica anche al di fuori degli ambiti deputati a promuoverla. Tutte le ricerche dicono poi che chi si abitua alla lettura tende a non smettere più: i lettori forti sono buona parte del nostro bacino di lettori.
Quando ho letto questo passo, ho capito che avevamo realizzato una ZTL. Laboratorio Morion con l'aiuto di libreria Marco Polo ha aperto a gennaio Ca' Libro 9, un posto per i libri all'interno del centro sociale, una zona dove incontrarsi con i libri. Libri nuovi, libri usati.
E le persone che arrivano possono stupirsi di trovare una libreria, scovare un editore che non conoscevano, sfogliare un libro e, se proprio vogliono, comprarlo.
In molti bar e locali pubblici si trovano libri: di solito sono libri usati recuparati, portati dai clienti, frutto di bookscrossing e donazioni. Sono ottime iniziative, qualsiasi cosa pur di far diventare familiare questo strano oggetto, il libro, che in moltossime case di italiani non è mai entrato.
I libri sono contenti: hanno cambiato aria e vedono tanta gente nuova che in libreria non era mai entrata...