Occhi sempre aperti su Venezia

Ci sono editori che fanno la differenza.
Per esempio Corte del Fontego in questi giorni ha fatto uscire un altro quartetto di titoli della collana Occhi Aperti su Venezia. Ormai siamo arrivati al numero 32 della collana.
Ecco i libri appena arrivati in libreria (e finiti subito in vetrina).

Il giardino di Tiziano di Tudy Sammartini e Giulia Volpato - breve excursus sui giardini a Venezia e poi  il libro è dedicato a una casa e a un  giardino che, stranamente, non attira alcun turista: la casa e il giardino di Tiziano.

"E' lecito chiedersi perchè Tiziano abbia deciso di lasciare la casa nel sestiere di San Polo per trasferirsi ai bordi della Laguna, in una zona così periferica e modesta. [...] A Biri Grande Tiziano trova dunque non solo un luogo in cui vivere ma soprattutto un luogo dove poter lavorare, uno spazio che di anno in anno si adegua alle sue necessità di artista artigiano."







Confondere la Laguna di Lidia Fersuoch - la confusione è precisa a Venezia: cosa è la Laguna di Venezia e come impattano le opere previste per far passare le grandi navi

"Chi non conosce la Laguna e la sua multiforme bellezza pensa a essa come a una indistinta distesa di acque, su cui in modo singolare e forse bizzarro sono sorte isole rinomate, turisticamente appetite. [...] Ma cos'hanno queste terre lagunari di così particolare? [...] Eppure tali apparati intertidali (a livello della marea, in inglese tide), velme e barene, sono il meccanismo della Laguna, ciò che la fa funzionare."

QUI la recensione a cura di Paolo Lanapoppi sul sito di Italia Nostra sede di Venezia





I limiti di Venezia di Elena Svalduz - i limiti fisici di Venezia, come Fondamente Nuove.

"Con quest'opera [Fondamente Nuove], che tiene occupato l'ufficio preposto alle acque per oltre un ventennio (a partire dai primi mesi del 1588), si cerca di ottimizzare i risultati facendo convergere gli obiettivi: da un lato utilizzare i fanghi residui per imbonire le sacche poste lungo il margine settentrionale della città; dall'altro promuovere la loro conversione in terreni edificabili da immettere gradualmente sul mercato, per non inflazionarne i prezzi."








Giù dalla torre di Stefano Boato - cronistoria della vicenda Palais Lumiere

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