Bestiario accidentale di Giulio Scarabottolo e Libretto postale di Franco Matticchio

Aprendo i libri di Vanvere Edizioni sorrido. Non ci sono parole. Quelle ce le mettiamo noi, interagendo con loro. Tempo fa, parlando con un amico, si diceva che nei giochi per bambini, oggi, poco, o quasi nulla, è lasciato al caso.
Per esempio le costruzioni costruiscono sempre qualcosa di indicato sulla confezione. Ecco, ciò che guida questi libri è, invece, la necessità di un nostro intervento diretto che, ogni volta, ha esito diverso.










In "Bestiario accidentale", attraverso un effetto domino animale, avvengono incontri tra animali che, di solito, non si incontrano: la capra e l'orso, l'orso e l'oca, i pipistrelli e i granchi, i granchi e i tapiri. Le uniche parole del libro sono i loro nomi scientifici da imparare. Le combinazioni e le storie che si possono inventare sono, appunto, impreviste e tantissime. I ritratti degli animali si possono anche strappare, lungo le linee tratteggiate, per portare con sè il proprio preferito o conservarlo in un posto a noi caro.





Anche in "Libretto postale" ci sono tanti animali straordinari, come il cane puliziotto, tutti protagonisti di vere e proprie cartoline da spedire a chi vogliamo, da ornare con i nostri messaggi.
L'unica cosa che non possiamo spedire sono le vanvere prioritarie, ovvero i francobolli che accompagnano il libro.






Courtesy by Sabina Rizzardi

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