Almanacco del giorno prima di Chiara Valerio

Un genio della matematica che utilizza la sua intelligenza per fare affari con lo finanza, in un campo tutto particolare, quello della compravendita delle assicurazioni sulla vita. Le assicurazioni sulla vita, come una casa, possono essere comprate. A differenza di una casa, chi compra la mia assicurazione sulla vita ci guadagnerà tanto di più quanto prima morirò.
Da questi cenni si capisce che c'erano tutti gli ingredienti per fare un bel thriller finanziario-etico-apocalittico, se poi il genio della matematica avesse incontrato qualche procace bionda non avrebbe fatto male alla storia.
Sfortunatamente per gli appassionati del genere thriller, questa storia l'ha scritta Chiara Valerio.
E' venuto fuori un libro dove il genio della matematica, Alessio Medrano, alla fine è una persona normale. E il mondo della finanza non è poi così attraente se il socio di Alessio, l'indiano Janak, a Londra preferisce vivere in una casa in affitto condivisa con altri, in un quartiere malfamato dove smettere la maschera che il lavoro impone. E la bionda procace alla fine è Elena Invitti, una signora attraente ma attempata, una fra le tante persone a cui Alessio comprerà l'assicurzione sulla vita.
E' un romanzo che spiazza questo della Valerio, di certo per quello che racconta: le polizze vita vendute e cartolarizzate, l'infanzia del piccolo genio Alessio, l'amore difficile fra un giovane uomo e una signora non più giovane.
Soprattutto per come lo racconta. Il libro è diviso in tre parti, Infanzia, Presente e Imperfetto. Infanzia racconta la vita di Alessio fino a che non incontra Elena: fino ad allora dura l'infanzia, diventa adulto solo incontrando lei, solo andando a sbattere addosso a questo amore. Tutta questa prima parte è un continuo avanti indietro, fra episodi di vera e propria infanzia, di Alessio bambino in famiglia, con un padre e una madre troppo impegnati con le loro teorie, con i loro numeri per preoccuparsi di quello che il figlio combina, ed episodi di Alessio ormai grande, al lavoro, ma ancora senza Elena. Immergetevi in questi dialoghi, dove ad un certo punto, senza l'aiuto di virgolette e di a capo, non si capisce più chi dice cosa e non importa.
Poi c'è il Presente. Il presente di Alessio e Elena, il presente fatto di momenti, di istanti: piccoli frammenti come tante tessere di un mosaico che da sole dicono e tutte insieme raccontano.
Infine l'Imperfetto: come il tempo ma soprattutto come inno alla imperfezione, "perchè le imperfezioni reggono il mondo ma non bisogna confidarci troppo".

Chi ha letto ed amato il precedente libro della Valerio, "La gioia piccola d'esser quasi salvi", noterà un gran salto in avanti, un tentativo riuscito e convincente di raccontare una storia d'amore in un modo che solo in un libro possiamo trovare.



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