DIMMI COME VA A FINIRE di Valeria Luiselli


"Dimmi come va a finire" di Valeria Luiselli รจ entrato a far parte dei nostri libri cosiddetti "Maisenza", quelli che non possono mancare tra gli scaffali in libreria, vicino a "Le vene aperte dell'America Latina" di Eduardo Galeano.


A partire dalla parola aliens, declinata in nonresident aliens, resident aliens e removable aliens del gergo della legge sull'immigrazione degli Stati Uniti, passando per il siamo solo scrittori e siamo semplicemente in vacanza, allargando alla dimensione del viaggio e dei viaggi raccontati, ciรฒ che colpisce di "Dimmi come va a finire" รจ il cambiamento di significato delle parole, parole che siamo sempre stati abituati a pensare e a vivere come lievi, si trasformano bruscamente in veleno.

La sensazione forte รจ che tutti gli attori in causa (migranti, mediatori culturali, traduttori, poliziotti, associazioni umanitarie, avvocati difensori...) siano solo parti di un ingranaggio bestiale che non serve a ridare dignitร  umana e a ricostruire passati, ma a spaesare completamente coloro che vi finiscono in mezzo,
cosรฌ come ogni domanda del questionario sembra il piolo sdrucciolevole di una scala vertiginosa verso l'inferno.

Illuminante รจ l'intersezione geografica, tutta da immaginare, del percorso in parallelo della scrittrice e dei migranti, la contrapposizione del viaggio, quasi di svago, compiuto dall'autrice, e il calvario dei migranti bambini.
Oltre le statistiche che si ritrovano tra le righe, il testo di Valeria Luiselli รจ un atto d'accusa circostanziato e puntuale riguardo al nostro modo di immaginare il rapporto con l'altro e che vuole riscrivere con maggior "giustizia geografica" il posto che ciascuno di noi occupa nel mondo, un libro per provare a capire il tempo in cui viviamo.


Dimmi come va a finire

di Valeria Luiselli
tradotto da Monica Pareschi
design si Flavio Dionisi

La Nuova Frontiera 2017

INSTAGRAM FEED

@libreria.marcopolo