Venerdì 22 settembre ore 20
vi aspettiamo alla Libreria MarcoPolo
dove Giordano Tedoldi ci racconterà
Tabù
edizioni Tunué
Con l'autore dialogherà Gianni Montieri
Sinossi dal sito dell'editore
Quando Piero Origo seduce Emilia, la moglie del suo migliore amico, si sente un antropologo dell’adulterio che studia il tradimento come un rito di passaggio universale. Piero cerca il limite oltre il quale la tavola della legge va in frantumi, così i “triangoli”, la vita in una comune dove regna l’anarchia sessuale, l’amicizia con un sacerdote che tenta di imbrigliare il suo edonismo, l’incontro con una giovane vergine dai sogni purissimi, fino al ritorno di Emilia, misteriosamente velata, saranno tappe di un viaggio nella volontà di violare il comandamento-tabù che, in una società che non rispetta nulla, incute ancora soggezione e attrazione: non desiderare la donna d’altri. Un romanzo di grande respiro e felice immoralità dove lo spirito dei great american narcissists – Updike, Mailer e Roth su tutti – incontra il nichilismo di Houllebecq e la raffinatezza sensuale e ironica di un Buñuel.
Una nostra lettura
Tabù: iniziando dal titolo, si potrebbe chiamarlo Tribù, in onore al gruppo di persone che compongono questo romanzo, un gruppo chiuso, che accetta sporadicamente altre persone solo per poi lasciarle andare senza sapere che fine fanno. Oppure Paura e delirio in un paese cattolico, perchè è di delirio che spesso di tratta in queste pagine. Pagine scritte molto bene: nel passaggio da una parte all'altra del romanzo ogni volta passano degli anni e Tedoldi riprende a raccontare la storia e quegli anni sono lasciati lì, non vengono ripescati se non lo stretto necessario: questo lo rende un romanzo essenziale (se si può definire tale un romanzo di oltre 300 pagine). Quando ripensiamo alla nostra vita, difficilmente la vediamo come una sequenza inidifferenziata di avvenimenti, ci sono, lo sappiamo, i momenti cruciali, i periodi che ci hanno segnato e fra uno di questi momenti/periodi e il successivo abbiamo vissuto, certo, ma aspettando che qualcosa succedesse.
Una scena memorabile fra tutte: la giovane ragazza che entra nella casa dove è convinta che andrà a vivere con il suo promesso (no spoiler), una casa che lei sa disabitata e dove invece trova parecchi uomini. Uno di questi presenta se stesso e gli altri come gli uomini che questa ragazza amerà DOPO, dopo l'altro, dopo il promesso "Tu, qui, in questa casa, vedi rappresentato un duplice amore: un amore per tutti noi, che verremo a suo tempo, uno alla volta ti assicuro - o più o meno uno alla volta, in queste cose non si può essere precisissimi - e un amore per la vita in sè, per la natura, per l'attimo eterno".
Giordano Tedoldi
È nato a Roma nel 1971. Ha pubblicato una raccolta di racconti, Io odio John Updike (Fazi, 2006, 2° ed. minimum fax, 2016) e il romanzo I segnalati (Fazi, 2013).
qui un estratto del libro
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Ingresso libero
sino a esaurimento posti
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