Un grande film, una narrazione intensa, una storia raccontata senza nulla di inutile e superfluo, tutta muscolo (come usa dire un mio amico scrittore).
Un film da vedere e da consigliare: non è la trama che interessa, non è nemmeno l'ambientazione (siamo in Iran) ma la maestria del racconto, visivo e verbale.
Era da molto che non mi piaceva così tanto il finale di un film: anche in questo caso non per il finale in sè, ma per come il regista lo racconta in immagini, i due protagonisti, in questo corridoio di tribunale, divisi anche dalla porta a vetri.
Questo film ha vinto l'Orso d'Oro a Berlino; eppure nel Circuito Cinema a Venezia è stato in programma solo due giorni: è un vero peccato.