Ci sono delle novità che in libreria devono esserci, degli autori che è necessario, non una scelta del libraio, avere.
Per esempio l'ultimo libro di Niccolò Ammaniti, Il momento è delicato: i libri di Ammaniti sono fra i pochi bestsellers di narrativa italiana - attenzione, ho detto narrativa, non libri scritti da giornalisti, cantanti o attori - e un film di Bertolucci tratto da un suo libro è in questi giorni a Cannes.
Oggi mi sono messo a leggerlo: è una raccolta di racconti, scritti in periodi diversi, dal suo primo, del 1993, ad oggi, alcuni già pubblicati. Ho letto qualche racconto, non tutti, lo confesso, e non ho voglia di leggere gli altri.
In questi racconti, che non mi sono nemmeno piaciuti molto come stile e storia, quello che manca in modo totale è il senso, il motivo per cui sono stati scritti. Mi sono sembrati, è un mio personale parere, degli esercizi più o meno riusciti, delle prove di abilità.
C'è una cosa buona però che mi è venuta da questo libro: ho cambiato idea, non ci sono libri che in libreria 'devono' esserci. Questo è un libro che può tranquillamente non esserci, si può fare a meno di averlo nel tavolo delle novità e si può fare benissimo a
meno di leggerlo.