BARUFFE PASTROCCHI RICORDI E SCARABOCCHI. Manuale per sopravvivere alla noia a cura di Monica Gorza e Dora Do the Clef

Questo manuale illustrato è bellissimo, già a partire dall’introduzione e anche da prima, dalla prima pagina, dove leggo:

La collana [Teppe e Strambi] di Agenzia X per bambini e bambine strani con genitori e amici strani, con pochi soldi in tasca. Libri per affrontare l’avventura della crescita da un punto di vista inedito, creativo e ironico che richiama i più strambi stili di vita del nuovo millennio. […] La collana è rivolta ai bambini ma mira ad abbracciare tutte le età […]. Darsi il tempo e il respiro per la condivisione e il reciproco apprendimento.

Poi Gorza, a capo, con Dora, di una brigata di trentaquattro strambi genitori e non, tra cui illustratori, burattinai, teatranti, stilisti, pittori, ricamatori, agricoltori combattenti belli, disegnatori viventi, disegnatori commercialisti, grafici, musicisti, scrittori, scrive:

Crediamo che tutte le famiglie siano un pochino strambe, ma le nostre preferite sono quelle mooolto strambe, per intenderci quelle formate da lui, lei e i figli pelosi (con le orecchie e la coda), oppure lei, lui, i figli di lei, i figli di lui, gli ex e rispettivi partner, oppure lei, lui e lui, oppure lei, lei e i loro figli (come la mia), oppure lui, la figlia e la nonna, oppure lui, lui e l’amico, oppure lei, lui, i figli e gli amici dei figli, oppure… Insomma tutte le combinazioni possibili e immaginabili che resistono nel tempo, si sostengono vicendevolmente e crescono insieme con amore.

E via! Con una miriade di illustrazioni e di racconti.
E via! Con una miriade di ricette di giochi da costruire e cucire con ciò che si trova in casa, tipo i rotolini di cartone della carta igienica quando è finita - per i quali anch’io ho una vera passione e ci faccio dei binocoli e dei bracciali, mentre la mia amica Elenina ci fa dei fantastici giochi per cani - vestiti da confezionare, dolcetti vegani da cucinare che non fanno male agli animali, biciclette da rendere spaziali, piante da conoscere, posizioni yoga da imparare, avventure da colorare, scherzi da fare. Insomma, tutto tranne che annoiarsi.
E via! Ricordi, sorrisi, idee, telefonate “ti ricordi quando…”, mani.
E via! Forbici, colla, fili, stoffa mentre tutti gli oggetti di casa gridano urrà!

E io? E voi, pronti?
Di fronte a un tale ricettario di possibilità, mi viene in mente uno dei miei pastrocchi e non resisto a scambiarlo con tutti questi amici, perché è tra amici che ci si sente. Cosa faccio, dunque, per sopravvivere alla noia?



E siccome mi piace colorare, l’ho già fatto io!

courtesy by Sabina Rizzardi

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