Questo manuale illustrato è
bellissimo, già a partire dall’introduzione e anche da prima,
dalla prima pagina, dove leggo:
La collana [Teppe e Strambi] di
Agenzia X per bambini e bambine strani con genitori e amici strani,
con pochi soldi in tasca. Libri per affrontare l’avventura della
crescita da un punto di vista inedito, creativo e ironico che
richiama i più strambi stili di vita del nuovo millennio. […] La
collana è rivolta ai bambini ma mira ad abbracciare tutte le età
[…]. Darsi il tempo e il respiro per la condivisione e il reciproco
apprendimento.
Poi Gorza, a capo, con Dora, di una brigata di trentaquattro strambi genitori e non, tra cui
illustratori, burattinai, teatranti, stilisti, pittori, ricamatori,
agricoltori combattenti belli, disegnatori viventi, disegnatori
commercialisti, grafici, musicisti, scrittori, scrive:
Crediamo che tutte le famiglie siano
un pochino strambe, ma le nostre preferite sono quelle mooolto
strambe, per intenderci quelle formate da lui, lei e i figli pelosi
(con le orecchie e la coda), oppure lei, lui, i figli di lei, i figli
di lui, gli ex e rispettivi partner, oppure lei, lui e lui, oppure
lei, lei e i loro figli (come la mia), oppure lui, la figlia e la
nonna, oppure lui, lui e l’amico, oppure lei, lui, i figli e gli
amici dei figli, oppure… Insomma tutte le combinazioni possibili e
immaginabili che resistono nel tempo, si sostengono vicendevolmente e
crescono insieme con amore.
E via! Con una miriade di illustrazioni
e di racconti.
E via! Con una miriade di ricette di
giochi da costruire e cucire con ciò che si trova in casa, tipo i
rotolini di cartone della carta igienica quando è finita - per i
quali anch’io ho una vera passione e ci faccio dei binocoli e dei
bracciali, mentre la mia amica Elenina ci fa dei fantastici giochi per
cani - vestiti da confezionare, dolcetti vegani da cucinare che non
fanno male agli animali, biciclette da rendere spaziali, piante da
conoscere, posizioni yoga da imparare, avventure da colorare, scherzi
da fare. Insomma, tutto tranne che annoiarsi.
E via! Ricordi,
sorrisi, idee, telefonate “ti ricordi quando…”, mani.
E via! Forbici, colla, fili, stoffa mentre tutti gli oggetti di casa gridano urrà!
E via! Forbici, colla, fili, stoffa mentre tutti gli oggetti di casa gridano urrà!
E io? E voi, pronti?
Di fronte a un tale ricettario di
possibilità, mi viene in mente uno dei miei pastrocchi e non resisto a scambiarlo con tutti questi amici, perché è
tra amici che ci si sente. Cosa faccio, dunque,
per sopravvivere alla noia?
courtesy by Sabina Rizzardi