L'essenziale per crescere di Daniele Novara e Silvia Calvi

Se vi siete persi la conferenza che Daniele Novara ha tenuto a Venezia il 22 novembre per Mestiere Genitore eccovi la vostra “seconde chance”. Un libro.
Titolo: L’essenziale per crescere
Sottotitolo: Educare senza il superfluo.
E’ stato il sottotitolo ad incuriosirmi, perché entrando in camera di mia figlia ho la sensazione di venire aggredita dal superfluo.
Edizione Mimesis, un libricino leggero, da mettere in borsetta e leggere in vaporetto dopo aver portato i pargoletti a scuola. Leggero ma valido ed acuto che mette il genitore con le spalle al muro e lo denuda davanti alla sua volubilità. E così che ci si sente leggendo frasi come “…molti tra noi genitori hanno paura di educare: preferiscono accudire. Ma l’accudimento, oltre ad essere cosa ben diversa dell’educare, diventa sovente una strada lastricate di non decisioni .Si improvvisano finte decisioni per evitare conflitti, per riempire dei vuoti, per avere più tempo per sé”.
Daniele Novara (pedagogista) e Silvia Calvi (giornalista) ci regalano uno spaccato della nostra realtà con i bambini, i nostri figli “tiranni”, i nostri figli “amici”, coniano parole come “divertimentificio” e allora capiamo che abbiamo toccato il fondo che è ora di rialzarsi di riprendere in mano le redini.
Non è facile ma è fattibile.
Fattibile perché non si tratta di fare di più ma fare di meno con più consapevolezza.

Piccole indicazioni per la “sopravvivenza” quotidiana
Ogni mamma papà dovrebbero appendere al muro una semplice indicazione : finché i bambini non hanno sei anni, occorre evitare le discussioni. I genitori stabiliscono le regole, i paletti entro cui il figlio può muoversi, e il bambino deve rispettare le regole. Non si tratta di essere cattivi ma di stabilire cosa è meglio per lui.

Genitori educatori o amici?
La risposta è semplice e complicata allo stesso tempo mamma e papà dovrebbero impegnarsi nel difficile compito di favorire la crescita dei bambini in termini di autonomia, senza avere paura, però, di stabilire le regole chiare che a loro volta producono delle “sane frustrazioni”

Autonomia vs Accudimento
Al potere esagerato dei bambini corrisponde peraltro anche un accudimento molto protratto in là nel tempo. Una spiegazione possibile è che purtroppo oggi si tende a fare una certa confusione tra indipendenza e autonomia. L’autonomia non si misura nel numero di cose che si sanno fare: anche una scimmia ben addestrata, con il tempo può imparare a piantare un chiodo nel muro. Essere autonomi, invece significa essere in grado di applicare il proprio saper fare in senso pertinente, per un obiettivo significativo.
Alcuni genitori si accontentano (altri addirittura esultano) del bambino che è capace di fare qualcosa (per esempio accendere il computer o cliccare sul mouse a due anni ) e tendono confondere tale abilità con l’autonomia.

Poi ci si mettono le ansie degli adulti: “non correre”, “ non toccare”, “non sudare”,
non sporcarti”. Peccato! Perché e proprio toccando la terra, i sassi, il fango, l’erba, le foglie e gli insetti che un bambino di 2,3,4 anni fa esperienza. E impara.
Impara per esempio ad usare tutti i sensi e non solo la vista come si fa, tradizionalmente davanti a uno schermo televisivo

11 capitoli, 11 tematiche diverse, dalla nascita del bambino alla gestione di internet in casa, dalle strategie per affrontare i compiti della scuola a come pianificare delle vacanze piacevoli per tutta la famiglia, in più alla fine di ogni capitolo pillole di saggezza per approfondire.
In breve, non il solito manuale su come dire NO, ma uno stimolo a dire Si, poco e bene.
Ho trovato molto divertente il penultimo capitolo Let’s go party, non vi svelerò nulla ma vi farò soltanto una domanda: Un bambino può restare senza festa di compleanno? Lo scoprirete solo leggendo.

courtesy by Sara Tassini

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