92 GIORNI di Larry Brown


Cara signorina DeLoreo,

la ringrazio per aver speso del tempo per motivarmi il perché la storia sia stata respinta. La maggior parte dei redattori non lo farebbe. Si prova molta solitudine, sa, nello scrivere tutte quelle pagine senza che nessuno sia disposto a prestarci attenzione. Ma sono felice che questo non sia il suo caso. Proverò a scrivere qualcosa di migliore per lei. Qualcosa che la farà balzare in piedi e indossare i guanti.
Cordiali Saluti, 
Leon Barlow

Ero fottutamente nervoso, quando spedii la lettera. Non so perché. Nemmeno la conoscevo. Magari aveva settant'anni, veniva dalla Florida o qualcosa del genere, aveva le ginocchia ossute. Ma perché non poteva essere invece una specie di dea, genuflessa sulle strade di New York in attesa che arrivasse l'atteso profeta? Con la pioggia in faccia, i capelli neri, bella, in estasi per me?
Leccai la busta, la chiusi e la inviai. Ci avevo messo dentro anche un racconto.

Risponderà mai la Cara signorina DeLoreo al Caro signor Leon Marlow? Leon Marlow è uno sfascione. Scrive e, Ero sul punto di decidere di non ascoltare più nessuno per il resto della mia vita, nel momento in cui lo incontriamo, ha mollato tutto e tutti; soprattutto l'insopportabile moglie, per diventare uno scrittore, a parte la birra e un paio di amici sfascioni come lui, Scrivevo ubriaco, bevevo ubriaco, mi lavavo i capelli ubriaco.

Futuri scrittori, di pagine e di destini, questo libro è per voi. 
I soldi stavano finendo e sapevo che sarei dovuto tornare a lavorare. [...] Considerai l'idea di un lavoro a tempo pieno per circa quindici secondi. Poi mi resi conto che, visto che avevo scelto di essere un miserabile, volevo essere un miserabile a tempo pieno. [...] Verniciai case per ventitré giorni di fila. Poi presi i soldi e mi ritirai di nuovo. [...] Furono giorni buoni. Dormivo fino a tardi, mi alzavo, leggevo il giornale, preparavo il caffè e facevo colazione; poi mi sedevo e cominciavo a scrivere. Racconti, nient'altro che racconti.

Tutta questa fatica raccontata, in cerca di un editore, è per voi.  
Sapevo di non aver esaurito tutte le possibilità a New York, ma New York aveva in qualche modo esaurito me. Sapevo che anche lì gli editori erano uomini e donne come qui, che respiravano, mangiavano, leggevano, si annoiavano, guardavano la TV.

Tutta questa dolcezza, nonostante i problemi, è per voi.
Il sole tramontò tardi quella sera, come fa sempre. Ero seduto sulla veranda e mi meravigliavo di come il cielo fosse illuminato. Era piuttosto bello, e non sapevo che cosa avevo fatto per meritarlo. Solo sedermi al momento giusto nel posto giusto, credo. 

Mal che vada, possiamo seguire il consiglio di zio Lou e darci al genere western.
"Perché non scrivi un western?" Disse. "Scommetto che un western riusciresti a piazzarlo."
"Non voglio scrivere western."
"Sono sicuro che lo piazzeresti, in ogni caso."









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