HANOI di Adriana Lisboa


Sostituisci il valore della novità con quello del riconoscimento.


Ultimamente mi chiedo se tutti i libri buoni letti possano rendere un po' meno impenetrabili le grandi nebulose che, in sostanza, sono sempre le stesse, vita, amore e morte. Probabilmente no, ma l'effetto che sta avendo su di me la lettura continua è quello di una allenata meditazione. Forse i libri e la musica hanno il potere di farci dialogare, e dialogare in termini via via aggiornati, con il nostro essere persone in viaggio.

Incontro David
nel momento esatto in cui, tramite le parole di un medico, realizza che Sarebbe stato una persona zaino in spalla e pronto a partire, insomma una persona in transito. Due mesi in cui organizza il tempo che gli rimane, da dove sta andando David non si può tornare; non ha famiglia, è figlio di emigrati messicani a Chicago, per questo conclude che la sua "partenza" sarà più facile. Fu così che il suo piano d'azione si presentò già pronto, organizzato e semplice, in quell'istante, di sera, in mezzo alla strada e decide di dare via tutto quello che ha, tranne la sua tromba e poi di andarsene.

Ecco che il romanzo di Adriana Lisboa si riempie di musica, da ascoltare durante la lettura, David è un musicista non professionista; capiva perché vedeva tanti musicisti che sorridevano, sul palco. Era un'esperienza senza uguali [...]. Era come tuffarsi nel cuore di quel che succedeva in un determinato istante, un'improvvisazione, una frase, una nota. E tutto il resto diventava quasi invisibile. La sua vita aveva un centro, aveva un nucleo, dove lui respirava e tendeva i muscoli della bocca e soffiava e muoveva le dita sul piccolo corpo di metallo della tromba. Meglio ancora: la sua vita non aveva parole, né aspettative.

Nel momento della sua trasformazione in persona zaino, David incontra Alex, Bepop per scuotere l'anima come chi scuote una maglietta per stirarla un po'; Alex studia le nebulose astronomiche e lavora nel minimarket di un ex monaco buddista, ha un figlio, il padre c'è ma è travestito da cugino. David le regalerà il computer, con solo la cartella ASCOLTA QUESTO ALEX. Dentro c'è tutta la sua musica, Era quasi sicuro che ad Alex sarebbe piaciuto ascoltarla mentre cantava "Feeling Good".

In un modo o nell'altro tutti, in questo romanzo, sono in transito e non vanno in cerca di un posto dove potersi accomodare, sono sradicati e pensano a un luogo dove La cosa per cui mi piacerebbe tornare non è più là.

Ma erano tante le cose che non avevano senso in America. C'è la clandestinità in questo libro pacifico, l'in-cominicabilità tra culture diverse e tra generazioni di una stessa cultura, c'è la sovrapposizione delle lingue, c'è la storia recente della guerra del Vietnam, ci sono tante vite parallele unite dal viaggio. E c'è Miles Davis, Miles contro la nausea, che fa Shhh col dito.



HANOI
di Adriana Lisboa
traduzione di Gian Luigi De Rosa
progetto grafico di Flavio Dionisi
pagine 198, € 16,50
La Nuova Frontiera

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