I GATTI NON HANNO NOME di Rita Indiana


Ti viene voglia di sentire come canta la scrittrice, dopo che hai iniziato a leggere questo libro.
E una cosa spiega l'altra o te le avvicina. Rita Indiana & Los Misterios suonano merengue alternativo e Rita Indiana scrive letteratura alternativa, all'inizio non capisci molto, ti senti un po' sballottato dalla sua scrittura, poi ti rendi conto che il ritmo ti ha preso.
E' la storia di una ragazza, adolescente, di Santo Domingo come la scrittrice. Per qualche tempo deve dare una mano nello studio dello zio veterinario. I suoi genitori sono via, in un lungo viaggio in Europa. C'è la zia, moglie del veterinario, i nonni, le amiche, l'haitiano (che a Santo Domingo sono come i nostri extracomunitari). E gli animali: il gatto senza nome, gli animali che nello studio vengono e a volte vanno e altre no.
Una ragazza in una sala d'attesa, una ragazza che aspetta, una ragazza che cerca un nome, un amico, un amore, una famiglia.
Ma poi della trama interessa poco, qui sono la scrittura e l'empatia della ragazza che sono notevoli.
Lo stile colloquiale, l'utilizzo di espressioni e paragoni inaspettati e inusuali, il raccontare in mezzo all'azione, senza tanti preamboli e spiegazioni (un po' di sforzo del lettore, che diamine!), fanno di questo libro un testo diverso dal solito, originale, un sapore nuovo.
Il racconto in prima persona della ragazza riesce a mettere tutti sullo stesso piano: lei, gli zii, i nonni, si ritrovano, in diversi piani temporali, ad affrontare gli stessi problemi. E non è consapevolezza di lei che racconta ma di noi che leggiamo. Le storie che racconta la nonna, rimbambita, sempre uguali e sempre divesre, ne sono l'esempio.
E poi ci sono gli animali, indecifrabili e deboli, esattamente come noi.
E per chiudere, i titoli dei capitoli: ogni capitolo è preceduto da una frase, tratta da un romanzo di H.G. Wells, L'isola del dottor Moreau e non ho ancora capito il motivo per cui ha scelto questi titoli, questo romanzo di uno scienziato folle che fa esperimenti su animali: nel romanzo di Rita Indiana ci sono sì animali e pure soffrono ma non c'è nessuno scienziato folle e gli essere umani soffrono almeno quanto gli animali.







Rita Indiana 
I gatti non hanno nome 
titolo originale Nombres y animales
traduzione Vittoria Martinetto
176 pp,  16€
NN editore


 

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