LA QUARTA PARETE di Sorj Chalandon

Potrei raccontare di questo libro solo con le profonde emozioni che mi ha provocato. Scelgo un'altra strada, cerco piĆ¹ distacco.

La trama: anni '70, contestazioni studentesche a Parigi, arriva un rifugiato greco, Samuel, fuggito al regime dei colonnelli: Samuel ha qualche anno in piĆ¹ degli studenti, ĆØ un regista. All'universitĆ  conosce Georges, anche lui interessato al teatro, e diventano amici.
Samuel ha un pensiero fisso: mettere in scena l'Antigone di Anouilh, quella messa in scena nel 1944 ancora in piena guerra. Non in un posto qualsiasi, in un posto che sia ancora martoriato dalla guerra. Rinuncia presto ad Atene, anche se il regime dei colonnelli ĆØ caduto non ci riesce. Arriva in Libano, ĆØ in quella Beirut fine anni '70 inizi '80 divisa fra drusi palestinesi, sciti, falangisti, cristiano maroniti che Samuel tenta la sua impresa, cercando gli attori fra le varie fazioni in lotta fra loro.
Samuel perĆ² ĆØ malato e sarĆ  Georges, per fare un favore all'amico morente, a prenderne il posto: sembra che tutto vada bene finchĆØ l'intervento israeliano e la strage di Sabra non faranno cadere la quarta parete.

Vi potrei dire come finisce, non cambierebbe una virgola della potenza di questo libro.

Iniziamo proprio dalla quarta parete:
"La quarta parete ĆØ quello che impedisce agli attori di scopare con il pubblico" ha risposto Samuel Akounis.
Una facciata immaginaria, che gli attori costruiscono a bordo scena per rafforzare l'illusione. Una muraglia che protegge i loro personaggi: per alcuni un rimedio contro il panico. Per altri il confine del reale. Un recinto invisibile, che a volte rompono con una battuta rivolgendosi alla sala.

E' Georges che racconta in prima persona tutto il libro e non ĆØ il protagonista: i protagonisti sono altri.
Il primo ĆØ Samuel: Greco, resistente, artista. Non era poco per un uomo solo. Lui rappresenta la rivolta saggia, la disperazione attiva, luminoso e testardo insieme. Non ha solo qualche anno in piĆ¹ di Georges, ha molta piĆ¹ testa.
Il secondo ĆØ il teatro: alcune di queste pagine sono un inno alla potenza del teatro, alla sua capacitĆ  di modificare intimamente le persone, prima di tutto gli attori e poi quelli che li circondano.
La guerra era una pazzia? Sam diceva che la pace doveva esserla altrettanto. Bisognava appunto proporre l'inconcepile. Mettere in scena l'Antigone su una linea di fuoco significava cogliere di sorpresa la battaglia. Sarebbe stato cosƬ bello che i fucili si sarebbero abbassati.
In queste due frasi si vede la grandezza di entrambi, di Samuel e del teatro.
Il terzo ĆØ Antigone: Antigone ĆØ il testo teatrale di Anouilh, ĆØ la protagonista della tragedia, ĆØ Imane la giovane palestinese scelta da Samuel in uno dei campi profughi di Beirut, ĆØ la figura che ogni fazione a Beirut vuole portare dalla sua parte: Antigone, derubata dagli uni e dagli altri, e io che annuivo senza coraggio. Dopo l'Anouilh rivisitato dai cristiani, l'Anouilh trasfigurato dagli sciiti. Creonte diventa un capo falangista da un lato della linea, un califfo illuminato dall'altra.
Il quarto ĆØ il Libano: che strano effetto mi fa sentire il nome della fazioni che, negli anni '80, si contendevano Beirut e il Libano, era uno stillicidio di notizie, di chi aveva ammazzato chi, di schieramenti contrapposti. Quel posto era un mezzo inferno, con la cittĆ  divisa in settori, con cecchini, morti e massacri. Non sono passati tanti anni e i massacri si sono spostati di qualche chilometro: fa bene Chalandon a parlarci del passato prossimo, non del presente nĆØ del passato remoto, farci vedere le guerre e le morti ancora recenti e giĆ  bellamente dimenticate.

La scrittura di Chalandon ĆØ perfetta, ritmata, sincopata, ansiogena nei punti dove serve: Georges, la voce narrante, non farĆ  nulla per impedire il crollo della quarta parete, Chalandon invece non lo si nota mai, resta sempre nell'ombra, lascia che a parlare per lui siano i suoi personaggi.

Nel breve brano che segue, il primo incontro fra Imane, la palestinese scelta per Antigone, e Charbel, il cristiano maronita scelto per Creonte.
Imane ha sorriso. Poi ha inspirato, tesa, i pugni lungo il corpo. Ha abbassato la testa, cercando in fondo a sĆ© uno sguardo che non fosse il suo. Charbel ha capito cosa stesse facendo. L'ha imitata. Ha smesso di respirare. La ragazza ha rialzato la testa. Il ragazzo ha aperto altri occhi. Il momento era magnifico. Due attori che si misuravao. Non cristiano, nĆØ sunnita, Non Libanese, nĆØ palestinese. Due personaggi di teatro. Antigone e Creonte. Lei lo provocava. Lui la sfidava. Lei si sarebbe spinta fino alla morte. Lui fino ad ucciderla. 

La quarta parete
di Sorj Chalandon
tradotto da Silvia Turato
pagine 283, 16,50 €
edizioni Keller 2016

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