E' un'operazione coraggiosa quella di Luciano Menetto e Lele Vianello, una guida interamente dedicata al Lido: nessun cenno a Venezia, niente al resto del litorale, solo il Lido, da un'estremità all'altra, lato laguna e lato mare. Il Lido, lo dico per i foresti (i.e. non veneziani), separa la Laguna di Venezia dal mare e ai più è noto per la mostra del cinema che una volta all'anno lo rende un'isola ad alta concentrazione di star e vip.
All'inizio della lettura mi sono domandato, sinceramente, cosa ci fosse da raccontare del Lido che molti veneziani frequentano solo d'estate e che confondono con la spiaggia. Mi sono dovuto ricredere ben presto scoprendo molte cose che non sapevo o che mi ero semplicemente dimenticato e non collegavo più al Lido. Molto del merito lo si deve alla scrittura di Luciano Menetto, un po' come quando lo si ascolta parlare alle presentazione dei libri: all'inizio sembra che non debba dire nulla, che dopo la prima frase non ci sia più nulla da raccontare. Poi parte e passa un'ora e non te ne sei accorto, parla piano eppure tutti lo stanno ad ascoltare. Anche nel libro è così, passa senza soluzione dal racconto storico agli aneddoti, dalla descrizione del paesaggio alle immagini poetiche che solo un posto di mare sa ispirare e quando finisci il libro sei dispiaciuto che il Lido sia già finito.
Il libro è diviso in quattro sezioni che sono anche diversi itinerari: da Santa Maria Elisabetta a San Nicolò, dal Lido a Malamocco - la spiaggia, dal Lido a Malamocco - la laguna, da Malamocco agli Alberoni. E' una guida che si legge come un libro, utilissima per chi vuole visitare il Lido e altrettanto utile per chi vuole ri-conoscere un Lido dimenticato dalla consuetudine che, grazie alle illustrazioni di Lele Vianello, rinasce sotto gli occhi del lettore.