Ho aperto questo blog nel 2011. Da pochi mesi la libreria aveva iniziato a vendere libri nuovi e sentivo il bisogno di raccontare dei libri che leggevo. Non sapevo che forma dare a questo racconto, di sicuro non erano recensioni. Erano i primi tentativi di consigli da libraio: finchè vendevo solo usato, non c'era nulla da consigliare. Ma da quando avevo tutto il catalogo minimum fax, qualcosa dovevo pur dire di quello che avevo letto e allora, pensai, tanto vale scriverlo così me lo ricordo...
Da allora sono passati un po' di anni. Non sono più solo in libreria, molti libri sono stati letti e ne abbiamo scritto.
Adesso oltre al blog la libreria gestisce tre pagine Facebook (libreria, libraio e panca rossa) un account twitter e due account instagram (books e panca) . Diciamo che abbiamo trovato il modo di raccontare la libreria anche a chi non la frequenta di continuo ma i libri sono l'oggetto e il soggetto della quasi totalità dei nostri interventi sui social network.
Abbiamo scoperto che la foto di un libro sulla panca rossa non solo fa piacere allo scrittore e all'editore ma colpisce molto il lettore o il potenziale lettore e, mi sembra ancora incredibile, fa vendere.
A volte sono geniali le foto sulla panca ma non possono sostituire la lettura dei libri e infatti abbiamo continuato a leggerli per tutti questi anni, anzi adesso ne leggiamo molti di più, siamo in tre che leggiamo in continuazione .Questo sta diventando un problema. Perchè se ne leggiamo molti, solo di pochi riusciamo a scrivere: è un'operazione che sentiamo importante ma non più così necessaria, finito un libro vogliamo passare al successivo, non fermarci a raccogliere le idee e mettere giù quella pagina di consideraizione che comunque ci porta via mezza giornata (se va bene).
Abbiamo sempre seguito alcuni criteri:
- non scriviamo di libri che non ci sono piaciuti, semplicemnete li ignoriamo (e ci guardiamo bene dal consigliare)
- non scriviamo di scrittori affermati, ci sono già tante voci che se ne occupano
- non prendiamo troppo seriamente i nostri criteri
Oggi ne aggiungiamo un altro:
- scriviamo poco ma scriviamo
Le nostre saranno sempre meno recensioni e sempre più impressioni, giusto quella poche frasi che servono a "fotografare" lo spirito del libro, a raccontare anche un solo motivo per cui il libro è piaciuto e per cui vale la pena leggerlo.