Dopo che mamma ci ha lasciate ho provato a fare una lista delle cose importanti che ci aveva detto: Non prendete mai decisioni importanti la sera tardi. Non toccate i lati della tenda se piove. Non appoggiatevi mai a una stufa perché non saprete mai quando sarà calda. Non bevete l'acqua di un ruscello se non sapete qual è la sorgente. Gli esseri umani sono imprevedibili.
Delle
tante letture del libro, dei tanti rapporti, quello della
sorellanza è quello che più mi è piaciuto e toccato, la storia di due sorelle, Jenny e Maggie, prima orfane di padre e poi con
la madre che le lascia e se ne va. Il libro è raccontato da Maggie e ci si rendi conto che i bambini sono delicati e più forti di quello che
pensi, che i ragazzi sono acerbi e più resistenti di quello che ti
aspetti.
Ma ho iniziato a scrivere anche per lei, per mamma. O Irene, come la chiamavano gli altri, visto che tanto tempo fa si è disfatta di qualunque significato "mamma" avesse avuto per lei. E neppure mentre scrivevo c'è stato verso di porre fine al senso di colpa che affiorava quando pensavamo a lei: non l'abbiamo cercata.
È lei la gamba del tavolo. Fin dall'inizio.
Il nostro riparo
di Frances Greenslade
traduzione di Elvira Grassi
Keller editore
€ 16,50