Paolo Di Paolo ci racconta
Vite che sono la tua
Il bello dei romanzi in 27 storie
Editori Laterza
Dialoga con l'autore Igiaba Scego
«Tom era come me. Io ero Tom. E per la prima volta mi sembrava di esistere anche fuori di me, da qualche altra parte. Mi pareva che Twain sapesse qualcosa degli interminabili pomeriggi di vacanza, delle battaglie per gioco fra cugini, di certi assalti, di certi azzardi. Il bello era questo: ritrovare in una storia altrui la mia.»
I grandi libri sono guide alla vita strane, insolite, spiazzanti, con cui attraversiamo le tappe della nostra esistenza. Con Vite che sono la tua, Paolo Di Paolo ripercorre la sua vita di lettore attraverso 27 romanzi: Canto di Natale di Dickens, Il grande Gatsby di Fitzgerald, Delitto e castigo di Dostoevskij, La strada di McCarthy solo per citarne alcuni. Ognuno di essi ha per l'autore un significato particolare, ecco il brano dedicato a Le avventure di Tom Sawyer, di Mark Twain.
A volte, da un romanzo, riporti anche solo una frase. Un’intuizione. Una cosa che ignoravi. A volte, anche solo una visione o un gesto. Altre volte, una storia che somiglia alla tua. Da Tom Sawyer al giovane Holden, da Jane Eyre a Raskòl’nikov e ai personaggi di Roth, la magia dei grandi libri, guide strane, insolite, spiazzanti. Leggendo possiamo vivere il non ancora vissuto e il mai vivibile, dichiararci a qualcuno con un coraggio mai avuto, percepire un dolore che somiglia al nostro o solo sapere che esiste. Perché la letteratura ci racconta. La sorpresa del crescere, le sfide, la scoperta del desiderio, l’amore, le ambizioni, le illusioni – magari perdute; la voglia di andare lontano o di tornare a casa; la paura di invecchiare e tutte le paure, ma anche tutte le speranze.
Paolo Di Paolo (Roma, 1983) è autore, tra l’altro, dei romanzi Dove eravate tutti (Feltrinelli 2011, Premio Mondello e Premio Vittorini), Mandami tanta vita (Feltrinelli 2013, finalista Premio Strega), Una storia quasi solo d’amore (Feltrinelli 2016) e di Tempo senza scelte (Einaudi 2016).
Igiaba Scego è nata a Roma nel 1974. Collabora con «Internazionale», «Lo straniero», «la Repubblica». Tra i suoi libri: Pecore nere, scritto insieme a Gabriella Kuruvilla, Laila Wadia e Ingy Mubiayi (Laterza 2005); Oltre Babilonia (Donzelli 2008); La mia casa è dove sono (Rizzoli 2010, Premio Mondello 2011), Roma negata (con Rino Bianchi, Ediesse 2014, Adua (Giunti 2015), Caetano Veloso. Camminando controvento (Add, 2016).
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