La Giunta comunale, nella seduta odierna, su proposta dell'assessore al Commercio, Carla Rey, ha approvato una delibera con la quale il Comune di Venezia, riconoscendo l'interesse culturale delle manifestazioni organizzate dalle librerie cittadine, adotterà politiche di sostegno al mercato del libro con una serie di azioni e di deroghe stabilite dall'atto passato oggi. In premessa la delibera riporta come l'amministrazione sia interessata a sostenere l’attività delle librerie, che costituiscono una componente vitale ed essenziale del tessuto commerciale cittadino a servizio della residenza, soprattutto in un periodo storico in cui la difficile congiuntura economica ed il particolare contesto di sofferenza del settore comportano il rischio della chiusura di attività economiche, con la conseguenza di impoverire il tessuto cittadino di una importante offerta culturale. Riconoscendo quindi l'interesse culturale delle manifestazioni organizzate dalle librerie cittadine, il Comune, in via sperimentale da ottobre 2013 a dicembre 2014, consentirà alle stesse di organizzare 4 iniziative al mese per ciascun esercizio commerciale con una occupazione di suolo pubblico delle dimensioni massime di 2 metri per 1, con la durata massima di 6 ore e con la conclusione della manifestazione entro le ore 24. La libreria potrà esporre in vetrina un mezzo pubblicitario delle dimensioni massime di un metro per un metro. Le manifestazioni avranno l'esenzione del canone sia per la pubblicità che per l'occupazione di suolo pubblico e saranno facilitate nell'ottenere le varie autorizzazioni necessarie. “Questo - commenta l'assessore Rey - era un impegno preso con la città e con il mondo dei librai e degli scrittori. Dopo Art Night e dopo la possibilità di trasformare le librerie in book-caffè, con questa iniziativa consentiremo alle librerie stesse di sviluppare una forte rete culturale. Tale azione rientra nel programma di sostegno dell'assessorato alle attività destinate alla residenza, che vanno tutelate in quanto elemento fondante di una città viva sia dal punto di vista commerciale che culturale”.
QUI il link alla pagina del comunicato.
Questo comunicato, in attesa di leggere la delibera per i dettagli, fornisce già alcune indicazioni.
La prima e forse la più importante è la volontà espressa dall'amministrazione di sostenere l'attività delle librerie, riconoscendone il doppio valore, sociale a servizio della residenza (componente vitale ed essenziale del tessuto commerciale cittadino a servizio della residenza) e culturale (importante offerta culturale che andrebbe persa con la chiusura delle librerie). Questa dichiarazione è importante perchè chiarisce in un documento ufficiale la diversità delle librerie rispetto ad altri tipi di esercizi commerciali, questa differenza è riconosciuta ed apprezzata dall'amministrazione comunale.
La seconda indicazione di questo comunicato è nell'aspetto pratico, nelle opportunità che l'amministrazione, visto l'interesse per le librerie, concede. Qui prevale il chiaroscuro, rispetto alle fulgide dichiarazioni di intenti.
Se è positiva l'esenzione del canone per la pubblicità e per l'occupazione del suolo pubblico, rimane un po' oscura l'indicazione dello spazio pubblico che ogni libreria potrà occupare per i propri eventi, 2x1 mt (due metri per un metro, totale due metri quadri).
Più di una persona fra ieri e oggi mi ha domandato se le misure sono queste. La mia risposta è sì, sono queste. E' ovvio, e spero che anche chi ha redatto questa delibera e chi l'ha approvata se ne renda conto, che in due metri quadri ben poche manifestazioni potranno essere organizzate, non c'è nemmeno lo spazio utile per far giocare i bambini a campanon. La mia personale lettura di questa delibera è che il Comune concede questo minimo spazio come gesto simbolico, lasciando poi alle singole librerie di regolarsi su una occupazione di spazio "decente", comunque limitato nel tempo (6 ore) e nel numero di volte (massimo 4 al mese). Mi auguro che non ci siano vigili a misurare lo spazio occupato altrimenti ci saranno senza ombra di dubbio le multe (che sarebbero legali ma ingiuste).
La terza indicazione è che le librerie saranno facilitate nell'ottenere le autorizzazioni necessarie ma per capire cosa ciò significhi bisogna aspettare il testo della delibera perchè questo è un aspetto tutt'altro che secondario.
Difatti, a ben vedere, questo terzo punto è quello che può realmente aiutare le librerie perchè il resto delle concessioni era già nelle possibilità delle librerie. Mi spiego meglio: il regolamento del Consiglio Comunale che regola il canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (QUI il file pdf) prevede già al comma h dell'art.32 l'esenzione dal canone per "le occupazioni effettuate per manifestazioni o altre iniziative sindacali, religiose, assistenziali, celebrative, sportive, politiche, culturali, di volontariato, o intese ad offrire ai cittadini occasione di svago nel tempo libero, purché non diano occasione ad attività commerciali e siano di durata non superiore a 24 ore". In questo comma possono rientrare tutte le manifestazioni culturali di una libreria, a patto che non si abbiano attività commerciali collegate, cioè l'occupazione di suolo pubblico sia solo per l'evento culturale non per la vendita. Il problema è che per farsi riconoscere questa esenzione bisogna fare domanda per il singolo evento ed ogni istruttoria costa 100 euro.
La richiesta di libreria Marco Polo era quella di una semplificazione burocratica in questa esenzione, con la possibilità di stabilire un numero massimo di eventi in un arco temporale con un calendario di massima, senza dover fare un'istruttoria con relativo pagamento per ogni singolo evento. Questa nostra richiesta è stata accolta e, nell'attesa di leggere la delibera per i dettagli applicativi, siamo molto soddisfatti.
Un grazie per l'attenzione dimostrata alle librerie e per quanto fatto in questi mesi, non solo per questa delibera, all'assessore al commercio Carla Rey e al suo staff.
Un grazie di cuore anche a Cristina Giussani della libreria Mare di Carta che si è presa l'onere di fare da interfaccia fra amministrazione e librerie.
Ad inizi settembre, alla notizia della delibera si aggiunge il comunicato sulla definizione dei requisiti necessari per aprire un punto di somministrazione bevande e alimenti all'interno di una libreria. QUI si trovano le linee guida che effettivamente costituiscono un chiarimento e una semplificazione per le librerie.
Spero che libreria Marco Polo abbia presto bisogno di seguire queste linee guida...