Un bel noir ogni tanto ci vuole, un noir di quelli veri, dove si sguazza nella violenza.
Il libro di Escolar, che di mestiere fa il giornalista, riesce a costruire un agile, divertente, ben congegnato noir.
Agile perchè è diviso in 31 brevi capitoli, uno per ogni notte passata dal protagonista. Divertente perchè riesce sempre a bilanciare la violenza intrinseca delle azioni descritte (siamo a Madrid, ambiente delle discoteche, droga che scorre sotto il controllo dei vari clan, poliziotti corrotti e buttafuori muscolosi) con lo sguardo ingenuo al limite dello sciocco del protagonista. Ben congegnato perchè ci sono vari colpi di scena e tutti piazzati ad arte e funzionanti.
Il protagonista è un giornalista: non penso sia l'alter ego dello scrittore ma di sicuro la conoscenza del mondo della carta stampata fa del protagonista un personaggio credibilissimo. E mi pare che tramite questo personaggio l'autore si tolga qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di colleghi e mondo dell'editoria.
Il giornalista fa la chiusura del giornale e ogni notte, dopo che il quotidiano è andato in stampa, va al Premium, una discoteca di Madrid: lì trova gli altre due personaggi di questo triangolo di vicende violente, Alek, buttafuori polacco da anni in Spagna, e Velasco, poliziotto corrotto e amante della bella vita. E poi c'è Vicky, la barista che è uno schianto di donna: A parte il suo culo tatuato, non m'interessava nient'altro dice il giornalista e inizia una storia con lei, nonostante sia sposato con figli; e per quanto ripeta che stia commettendo un tremendo errore, non riesco a credergli....
Un libro scandito da 31 notti, poche pagine ciascuna, peccato che in poche ore si finisca, troppa è la voglia di leggere le vicende del terzetto e arrivare alla fine.